recensioni

“... Sono stati proposti brani di Giovanni Pierluigi da Palestrina magistralmente interpretati da Schola Romana Ensemble. Più che un concerto è stato un tuffo nel Rinascimento verso la riscoperta del genio artistico cattolico. La Missa Brevis, le Lamentazioni, gli Offertoria, il Cantico dei Cantici, sono stati alcuni dei brani interpretati. Ci ha colpito la cura dei dati tecnici con cui il maestro Stefano Sabene, direttore della Schola, ha fatto cantare le musiche, riuscendo a rendere con una disarmante naturalezza le variegate densità polifoniche della musica di Palestrina. Una musica avvolgente, nonostante il ridotto numero di voci impegnate, frutto evidente di un lavoro serio e condotto in profondità…”
(Paolo Rodari-Agenzia Stampa Fides, Città del Vaticano)
“...Protagonista della serata è stato lo Schola Romana Ensemble, diretto da Stefano Sabene, che ha restituito le variegate sonorità delle partiture affrontate con assoluta padronanza stilistica ed un mirabile equilibrio dell'impasto vocale... Un complesso, questo, che sembra giunto ad una maturazione artistica paragonabile con quella dei più blasonati complessi europei. Un brano su tutti ha particolarmente impressionato l'uditorio: il Miserere di Gregorio Allegri, che questo formidabile ensemble ha eseguito esaltandone la tensione spirituale...Al termine, calorosi e sentiti applausi del pubblico."
(Maurizio Milazzo, Il Corriere di Roma)
"Christus, kolossal del muto sulle note sacre di Alessandro Scarlatti.
Suggestiva cornice quella della Basilica di SS. Bartolomeo e Gaetano a Bologna, per il film Christus, gioiello del cinema muto italiano girato nel 1916 da Giulio Antamoro. E inedita proiezione, accompagnata dall'esecuzione dal vivo della "Passio Domini Nostri Jesu Christi secundum Ioannem" composta da Alessandro Scarlatti e magnificamente eseguita dallo Schola Romana Ensemble diretto da Stefano Sabene."
(Paola Naldi, La Repubblica)
"Lo Schola Romana Ensemble è specializzato nella musica rinascimentale e barocca, ma si dedica anche a opere contemporanee. L'ensemble ha commissionato una nuova composizione a cappella a Hans-Jürgen Gerung, con l'obiettivo di presentare brani contemporanei insieme a quelli rinascimentali, una pratica ancora rara nelle esibizioni odierne. Secondo Stefano Sabene, la musica contemporanea appare spesso distante dall'esperienza degli ascoltatori ed è apprezzata solo da pochi specialisti. Sabene è tuttavia convinto che sia possibile creare oggi delle opere che dilatino il concetto di bellezza. Lo Schola Romana Ensemble cerca di contribuire a questo sforzo con il progetto "La Notte", incentrato sulla figura allegorica scolpita da Michelangelo per Giuliano de' Medici a Firenze. Ogni sezione del progetto è assegnata a un diverso compositore, con la prima parte composta da Luigi Esposito. Un progetto nel quale la musica scorre ampia come un fiume."
(Allgäuer Anzeigeblatt)
"Lo Schola Romana Ensemble si è esibito nella Sala Tallone, per il Festival Cusiano di musica antica. Un programma costruito da strumenti che richiamavano dimenticate atmosfere, ripensavano gioie cortesi abbracciate ad armonie da ballo, a canzoni che sussurravano e riportavano alla memoria, come il titolo stesso del concerto stesso suggeriva, regge e piazze, intrise dalle dalle briosità eleganti del Rinascimento e del Barocco. I cinque componenti dell'ensemble hanno proposto un programma ricco di spunti e affetti, a cui si rifacevano tre secoli di storia, convulsi e stipati in due ore di buona musica. Hanno stupito movenze e musiche, melodie che facevano quasi venire voglia di battere il tempo, a cui bene si avvicinava il ballo e il ritmo di una danza cortese e raffinata. Ed elegante era la musica che ha a affascinato, in particolare, nei suoi intensi strumentali, che hanno strappato al numeroso pubblico presente in sala (e addirittura sul balconcino esterno) qualche applauso in più. ... Un concerto in cui ha primeggiato il ritmo, scandito da percussioni, enfatizzato dal flauto e sostenuto, ampliato e arricchito dai preziosismi di un'ottima viola da gamba ... L'hanno raccontato sulle ali di una musica quasi occitana e popolare, costruita sul ricordo di arie che serbavano memoria di suonatori vagabondi e di feste agresti, e che infine hanno saputo ancora una volta stregare, sulle sponde di quell'isola incantata ... proprio come una canzone di cui nel vuoto si perde l'eco."
(Emanuela Bricco, Corriere di Novara)
"Un concerto sprizzante solare vitalità mediterranea"
(Il Tempo, Roma)
"Grandissimo successo per questo concerto... dedicato alle affascinanti sonorità del XVII sec. I musicisti, bravissimi e affiatati, sono riusciti a coinvolgere gli spettatori con ritmi trascinanti"
(Marco Andretti-Il Corriere della sera, Roma)
"Non poteva avere esordio più brillante la Rassegna Musica a Villa Patti ...che gli esecutori hanno esaltato con una strumentazione virtuosa e colorita. Molti e calorosi gli applausi del pubblico..."
(Giuseppe Di Bella-La Sicilia, Caltagirone)
"L'uso di strumenti antichi, che rivelano in questo contesto insospettabili sonorità, unito all'inserimento di particolari strumenti a percussione... rappresentano le migliori risorse di interesse e originalità di questo mondo sonoro affascinante, al quale questi musicisti hanno saputo ridare vita con la loro bravura"
(Guerrino Mattei-Il Giornale d'Italia, Roma)